Terapia con i cani per bambini

Probabilmente non c’è persona al mondo che durante l’infanzia non abbia sognato di avere un cane per amico. Un cane amico e confidente, destinatario dei segreti più profondi, il compagno delle avventure giocose. Un amico a quattro zampe a cui allungare un pezzo della propria merenda, ed un amico che ti protegge dai bambini più grandi e prepotenti, un alleato per far breccia nel bambino o nella bambina per cui ci si accorge che il proprio cuore sta battendo all’impazzata.

Un cane da guardia, un animale domestico più gentile ed intelligente di un peluche. Un cane che pone la zampa sulle tue ginocchia e ti guarda profondamente, dritto negli occhi, con la sua enorme fiducia, con la richiesta di giocare e passeggiare insieme.

Ciò che affascina dei cani è la loro conoscenza innata, la coerenza con la natura, il sesto senso in relazione all’essere umano. I cani hanno sempre svolto il ruolo di guardia alle persone, alle loro proprietà ed ai loro animali. Si sono presi cura in modo particolare di donne e bambini. Il modo in cui aiutavano le persone sembra essere radicato nella loro natura. Per molto tempo hanno lavorato a fianco dell’essere umano, ad esempio come cani da pastore, cani da slitta, cani da caccia, cani da guardia, cani da corriere, cani da salvataggio e cani guida, oltre che come cani capaci di rilevare, tra l’altro, esplosivi e sostanze stupefacenti.

Esiste un’altra “professione canina” unica nel suo genere: quella di terapeuta, fisioterapista e psicologo allo stesso tempo. È svolta da cani sani, equilibrati, miti e adeguatamente addestrati di varie razze: Flat Coated Retriever, Labrador Retriever, Golden Retriever, Bovaro del Bernese, Terranova, Gordon Setter, Setter Irlandese, Pastore Australiano.

La terapia con i cani per bambini, perché di questo stiamo parlando, porta ottimi risultati, migliora la salute di adulti e bambini, porta gioia, costruisce la fiducia nelle proprie forze, è un meraviglioso momento di distacco dalla difficile realtà, un momento di stare con un amico straordinario, molto devoto. La terapia con i cani per bambini non è un farmaco, ma un trattamento di supporto all’azione, è una forma di terapia di contatto, utilizzata in persone con diverse patologie: autismo, mutismo, sindrome di Down, ADHD, disabilità mentale, disturbi dell’udito e del linguaggio e con paralisi cerebrale di due e quatto arti.

La presenza di un cane è un aiuto insostituibile per stabilire un contatto, è un motivatore per i pazienti a fare esercizio fisico e ad acquisire conoscenze e nuove abilità.

Attraverso la terapia con i cani per bambini è possibile:

  • stimolare il lavoro dei muscoli eseguendo esercizi fisici
  • sviluppare il linguaggio e arricchire il vocabolario
  • superare la paura
  • sviluppare le funzioni cognitive
  • stimolare i sensi, esercitano la concentrazione, la coordinazione dei movimenti e l’orientamento spaziale
  • sviluppare il pensiero di causa ed effetto
  • costruire autostima, fiducia e sicurezza
  • aumentare l’attività, insegnare l’indipendenza e la responsabilità
  • alleviare lo stress e la solitudine
  • sviluppare un’attività spontanea
  • motivare e mobilitare all’azione
  • insegnare un atteggiamento corretto nei confronti degli animali
  • insegnare le regole del comportamento sicuro con i cani
  • costruire legami emotivi in persone con contatti difficili

 

Agli incontri partecipano sempre un terapeuta e un cane con un istruttore. Le lezioni si svolgono in piccoli gruppi. I cani salutano ciascuno dei partecipanti, poi si lasciano accarezzare, abbracciare, si lasciano tirare, si siedono in grembo. Durante questi piacevoli contatti, i pazienti si aprono e, cosa molto significativa, si rilassano. Ciò è particolarmente importante nel caso di bambini con paralisi cerebrale, nei quali la frequenza e la forza della tensione muscolare sono molto elevate. I cani premono con la bocca gli oggetti nelle mani, alzano le braccia e inclinano la testa dei bambini.

Quali sono gli obiettivi importanti da rintracciare nei centri che promuovono la cinofilia come metodo di riabilitazione, il metodo di supporto al trattamento delle persone con disabilità e il metodo di supporto alle attività psicoterapeutiche e socioterapeutiche?

Sicuramente quello di creare relazioni corrette tra esseri umani e animali. Per raggiungere questo scopo è fondamentale un atteggiamento gioioso, attraverso il contatto con gli animali che va promosso quale terapia dove gli animali sono chiamati a partecipare e condurre terapie per bambini e adulti disabili, formando il personale che si occupa degli animali, addestrando gli animali, gestendo la documentazione didattica per interscambi tra altre organizzazioni con obiettivi simili, oltre a mantenere dei contatti e stabilire delle relazioni di cooperazione nell’ambito dello scambio di esperienze, con altre organizzazioni che conducono attività simili.

Questi centri hanno lo scopo di condurre lezioni e incontri di natura educativa, terapeutica e di integrazione in molte istituzioni. In asili, scuole elementari, scuole speciali, scuole medie, università, centri diurni, centri educativi, terapeutici e di adattamento, ospedali (soprattutto oncologici), e fondazioni.

Comunemente ai bambini di asili, scuole e centri comunitari, vengono rivolti incontri ciclici nell’ambito della socioterapia e delle lezioni didattiche. A seconda del tipo di istituto, gli argomenti possono essere:

  • parla del rapporto uomo-animale
  • lezione mirate a conoscere il cane come amico, confidente, compagno di giochi
  • consapevolezza delle responsabilità di possedere un cane
  • imparare le regole di bare per organizzarsi in favore di un cane e prendersi cura di lui
  • conoscere la storia dei cani e delle razze
  • costruire un atteggiamento positivo nei confronti degli animali, superare le paure
  • imparare come comportarsi in caso di attacco di un cane
  • le visite all’ospedale e al centro di riabilitazione per anziani sono principalmente psicoterapeutiche

Prima che i cani inizino a lavorare, vengono sottoposti a testi di valutazione psicologica e, una volta superati, vengono preparati da addestratori e tutori per gli esami finali e il lavoro nei centri. Partecipano costantemente a corsi di perfezionamento e sono sottoposti a visite mediche periodiche e sono curati e seguiti da dei terapisti cinofili addestrati.

Abbiamo intervistato Ela Bernat, volontaria di lunga data ed estremamente esperta nella terapia con i cani per bambini, così da raccogliere la sua esperienza e le sue raccomandazioni.

Cosa rende diverso un cane da terapia?

La facilità e la disponibilità a collaborare con gli umani, non solo deve eseguire i comandi appresi, ma deve mostrare indipendenza di pensiero e iniziativa. I cani da terapia sono estremamente pazienti, fiduciosi, obbedienti, estremamente calmi e devoti. Si comportano così non solo durante le lezioni terapeutiche ed educative, ma anche durante le visite dal veterinario o dal parrucchiere. Durante queste attività mediche e di toelettatura, sono molto remissivi e non mostrano aggressività. Molte persone si chiedono se la terapia con i cani sia sicura per gli esseri umani. Spesso mi chiedo, guardando i miei cani, se sia sicura per loro. Alpha non si è staccato e non ha nemmeno ringhiato quando un bambino in terapia ha iniziato a stringere inconsapevolmente le mani sul suo corpo. Durante le lezioni ci prendiamo cura dei bambini  e dei cani, entrambi si fidano di noi e non possiamo deluderli.

I miei super cani: Astra, un Labrador Retriever color biscotto, Agila e Alfa due Flat Coated Retriever color nero, e Tigra sempre una Flat Coated Retriever ma color fegato, lavorano diverse volte al mese. Durante il giorno, il cane da terapia partecipa alle lezioni due volte per 30-40 minuti, con una pausa di 15 minuti. A causa della grande fatica dovuta alla grande concentrazione, alla prudenza e all’impegno, i cani devono correre e riposare dopo le lezioni.

Astra mi è stata regalata 14 anni fa per il mio compleanno da parte di mio marito e delle mie figlie. Così è nata la passione per i cani ed ha cambiato il mio stile di vita. Astra ha mostrato straordinarie predisposizioni come cane da terapia fin da cucciola. Quando aveva solo sette mesi, partecipava agli incontri con i bambini. Ha sempre avuto un’energia inesauribile eppure non distruggeva nulla, dimostrava amore e empatia. Le piacevano anche le coccole. Sorprendeva con saggezza e toccava con delicatezza. Durante le lezioni in ospedale, nel reparto di oncologia, si muoveva con molta attenzione, era in grado di uscire all’indietro, affrontando il bambino con il muso per non toccarlo con la coda. Nei bambini con bassa coagulazione del sangue e delle piastrine, i lividi compaiono anche se vengono semplicemente toccati. Astra lo sapeva intuitivamente. Era anche in grado di percepire le metastasi tumorali. Poi metteva il muso o la zampa sul punto malato e rimaneva ferma li. Astra purtroppo ci ha lasciato quest’anno. È rimasta nei ricordi e nei cuori di molti adulti e bambini.

Gli antichi romani scrivevano sulla porta “CAVE CANEM”, ossia attenti al cane, ma chi fa terapia con i cani la pensa diversamente e apporrebbe un cartello alla propria porta che recita piuttosto “AMA CANEM, ossia ama il cane. Andrej è un terapista per la terapia con i cani e la pensa proprio così. “Nella mia vita tutto ha avuto inizio portando i cani al parco. Vedevo molte nonne che si occupavano dei nipoti, e quando vedevano dei cani rassicuravano i loro nipoti di non aver paura. Abbiamo provato a spiegare loro che l’inconscio non conosce negazione e per i bambini in particolare viene eliminato il “NON” ma rimane un minaccioso “AVERE PAURA!”. I bambini si sono avvicinati, hanno salutato il cane e hanno iniziato ad accarezzarlo. Si è scoperto, con grande stupore delle nonne, che i cani non sono così pericolosi come pensavano. La terapia con i cani in sé non deriva, come molti pensano, dalla traduzione cane-cane ma dal cane come razza. Per diversi anni ho avuto dei Flat Coated Retriever, dei cani da riporto dalle code ondulate. Tra di loro ce n’era uno straordinario, Duka, un cane del genere che ti capita una volta nella vita. Era estremamente intelligente e allo stesso tempo pigro. Da questa pigrizia, traeva soluzioni fantastiche e creative. Ha imparato rapidamente a conoscere gli altri cani e li ha persino disciplinati. Ha anche avuto un ruolo importante nel cinema. Ha interpretato un ruolo di un cane in una scena di un film, dopo aver svolto una sola prova. Ha sorpreso tutti per il suo ingegno la sua tenerezza e la sua intelligenza, ed ha aiutato e illuminato la vita di molte persone”.

Sono innumerevoli le storie che sorprendono, toccano ed insegnano qualcosa di nuovo quando si ha a che fare con un cane per terapia. Una di queste riguarda un bambino malato di cancro, i cui risultati sono migliorati dopo la terapia con il cane, un bambino con una grande apatia è diventato attivo, un bambino solo, sdraiato prono ha iniziato a girarsi di lato solo per poter vedere il cane. Attraverso il contatto con il cane, viene sostenuto il lavoro di terapisti e fisioterapisti, che impostano il programma terapeutico. La terapia con i cani ha dato risultati anche in un istituto penitenziario in un progetto durato nove mesi. I giovani detenuti hanno iniziato a prendersi cura dei cani. Questa è la dimostrazione che la terapia con i cani motiva ad agire, influisce in modo significativo sulla psiche umana.

Il cane non ci giudica, non ripete ciò che diciamo o facciamo e non lo usa contro di noi. Inoltre, i cani da terapia non sono aggressivi. Tutto ciò ci spinge a fidarci di loro. La terapia con i cani motiva all’esercizio fisico, soprattutto grazie alla sua creatività, rallegra e migliora l’umore, e il corpo di un bambino gioioso e sorridente assorbe meglio i farmaci, è più facile sottoporsi a esercizi noiosi.

Spesso il lavoro presso fondazioni e centri si basa sul volontariato. La maggior parte dei volontari che vi lavorano sono anche conduttori di cani. Trasudano calma, assertività, determinazione e comunicazione non verbale con i loro partner a quattro zampe, e tutto ciò senza mai andare contro la propria natura.

Chiunque voglia dedicare consapevolmente, disinteressatamente, gratuitamente e volontariamente il proprio tempo alle persone in difficoltà può diventare un volontario per la terapia con i cani. Chiunque sia sensibile, aperto, tollerante e capace di collaborare e condividere le proprie conoscenze e il proprio amore per le persone e gli animali. Il volontario collabora promuovendo la terapia con gli animali e partecipa alle attività delle associazioni e fondazioni ove opera.

Il volontariato permette di utilizzare e arricchire le proprie competenze ed esperienze, anche in ambiti diversi da quelli precedenti, di sviluppare interessi, di fare nuove conoscenze e amicizie. Il volontariato, che è estremamente importante, insegna a vivere in un mondo di debolezza, malattia e disabilità, e insegna al responsabilità. Dimostra che ognuno ha qualcosa di prezioso in sé che può dare a un’altra persona.

In che modo i cani aiutano l’esercizio fisico dei bambini affetti da paralisi cerebrale e altre patologie? Lo abbiamo chiesto a Justyna, una fisioterapista che lavora con i bambini.

“Il cane è un motivatore, non uno strumento di esercizio. Un bambino, sopratutto con un lieve deficit motorio, può, ad esempio, dare da mangiare al cane o spazzolarlo come ricompensa per un esercizio ben eseguito.”

Allungare la mano del bambino, cioè fare un movimento deliberato verso il cane, indica una temporanea normalizzazione del tono muscolare. Gli esercizi scelti in modo appropriato possono migliorare la motricità fine dei bambini, cioè il funzionamento delle loro mani.

I cani percepiscono i bambini timorosi e quelli che si rifiutano di fare esercizio. Li incoraggeranno in vari modi ad essere attivi. Ai cani viene insegnato che se sono stanchi o non hanno voglia di lavorare, possono allontanarsi.

Gli esercizi con la partecipazione di un cane da terapia sono perfetti per i disturbi dell’integrazione sensoriale, ossia l’organizzazione impropria degli stimoli provenienti dall’ambiente esterno e interno. Se i bambini sono significativamente disturbati e la quantità di stimoli provenienti dal mondo esterno li spaventa, non sono in grado di concentrarsi sul normale funzionamento. Un bambino sano distingue questi stimoli e li utilizza per un’azione mirata. La mente di un bambino è in grado di riconoscere e distinguere ciascuno degli stimoli, e la conoscenza e l’esperienza che possiede gli consentono di elaborarli e utilizzarli per un’azione mirata. Un animale fornisce un intero campo di impressioni sensoriali. Il cane è caldo, ha il naso freddo, ha il pelo, odora, si muove ed emette vari suoni.

La terapia con i cani non è un metodo di riabilitazione, ma una forma di supporto alla riabilitazione. I bambini con disabilità mentali e fisiche hanno bisogno di regolarità e ripetizione per aver successo nella riabilitazione. Per i bambini affetti da paralisi cerebrale si raccomanda una riabilitazione regolare più volte alla settimana. Se a questo aggiungiamo la terapia con i cani, otterremo la giusta dose. Di tanto in tano vengono introdotti nuovi elementi nelle classi. I bambini soffrono di vari disturbi dello sviluppo e il loro grado di avanzamento è diverso, e l’efficacia della terapia con i cani è strettamente legata a questo. Per alcuni bambini funziona benissimo, per altri no.

I volti sorridenti di bambini e adulti, i progressi nel loro sviluppo e il miglioramento della loro salute fisica e mentale testimoniano a favore della terapia con i cani, dell’appropriatezza di questo metodo. Non trascurabile è anche il numero in costante crescita di strutture che invitano i cani guida tra loro. Molte persone, desiderose di aiutare i propri cari, cercano soluzioni efficaci. Una di queste è la terapia con i cani, basata sul rapporto tra essere umano e cane, che risale a decine di migliaia di anni fa.