Cunei divaricatori: cosa sono e cosa non sono
I cunei divaricatori esistono in tutte le forme e dimensioni: rotondi, triangolari, ovali. A volte sono fissi, altre volte sono ribaltabili o a sgancio rapido. Indipendentemente dalla loro forma e dal modo in cui sono montati, questo articolo esamina per cosa i cunei divaricatori dovrebbero e non dovrebbero essere utilizzati. Nelle sedute, un cuneo divaricatore è l’elemento situato nella parte anteriore della seduta, tra le gambe. Ma perché li utilizziamo? Come discuteremo in questo articolo, c’è una cosa che un cuneo divaricatore non è, e cioè un mezzo legittimo per impedire a qualcuno di scivolare in avanti sul sedile.
Convenzioni di etichettatura per i supporti di seduta
Per capire a cosa dovrebbe davvero servire un cuneo divaricatore, diamo il suo nome corretto: supporto mediale del ginocchio sinistro o destro. Questo deriva dalla ISO 16840-1 e dal relativo documento di Linee Guida Cliniche (che coprono la terminologia della seduta), dove si afferma che i supporti sono denominati in base al segmento corporeo che devono contattare (in questo caso il ginocchio) e al lato del segmento (usando i termini inferiore/superiore, anteriore/posteriore o mediale/laterale per indicare quale lato del segmento corporeo è posizionato a contatto con il supporto, qui destro o sinistro, e mediale). Il termine “pommel” (N.d.t.: in italiano è comunemente tradotto con cuneo divaricatore) è addirittura un termine deprecato all’interno dello standard di terminologia per sedie a rotelle ISO 7176-26.
Si noti che il termine “abdotto” non viene utilizzato, poiché, secondo la Guida, i supporti NON dovrebbero essere etichettati in base al loro scopo previsto. Nel caso del supporto mediale del ginocchio, potrebbe limitarsi all’adduzione, piuttosto che creare attivamente l’abduzione. Lo scopo del supporto è specifico per il paziente e dipende da come viene applicato. La problematica con l’etichettatura di un supporto in base al suo scopo previsto è che limita i possibili usi, può essere fuorviante e rischia di sostituire una buona risoluzione dei problemi specifica per il paziente.
Buone pratiche
Perché non è una buona pratica usare un cuneo divaricatore per impedire a qualcuno di scivolare in avanti? La ragione principale è che l’inguine non è progettato per sopportare carichi: se l’individuo scivola in avanti verso il “cuneo” probabilmente sta scivolando in avanti con una retroversione del bacino e una curvatura spinale cifotica, il che non è una postura seduta ideale.
Qual è quindi la migliore pratica per controllare la posizione del bacino per un paziente con tendenza alla retroversione del bacino? La risposta è: seguire i principi e le linee guida internazionali tra cui quelle stabilite dalle norme ISO di riferimento (cfr. paragrafo dei riferimenti), e posizionare una cintura di posizionamento pelvico sopra le cosce fissandola al telaio della seduta anteriormente rispetto ai grandi trocanteri. Ciò, combinato con un blocco alla spina iliaca postero-superiore nella parte superiore posteriore del bacino, dovrebbe aiutare a mantenere il bacino in una posizione relativamente neutrale, ma permettere comunque al paziente di riuscire a piegarsi in avanti.
Perché è importante/utile tenere le ginocchia separate?
La posizione naturale del femore, l’osso della coscia, è che si allontana dall’articolazione dell’anca con un angolo di 5° di abduzione. A questo angolo, la testa sferica del femore si inserisce meglio nella cavità circolare del bacino, l’acetabolo. Per alcune persone, questa è una posizione naturale di seduta, mentre per altre serve un supporto mediale del ginocchio per impedire al femore di ruotare verso la linea mediana. Potrebbe esserci anche la necessità di un supporto laterale del ginocchio o della coscia, per controllare la quantità di rotazione esterna della coscia.
La maggior parte dei supporti mediali del ginocchio sono oggetti singoli che agiscono come supporti mediali sia per il ginocchio destro che per quello sinistro contemporaneamente. Stealth Products offre una soluzione elegante (Figura 1) dove i cuscinetti di supporto mediale sinistro e destro possono essere regolati individualmente per soddisfare le diverse esigenze della gamba sinistra e destra, ma posti sotto una copertura singola per far apparire le due parti visivamente come un unico oggetto.
Figura 1 Il modello Stealth Products MTD-42 offre un supporto mediale del ginocchio separato per la gamba sinistra e destra, che può essere regolato in base alle esigenze di ciascuna gamba.
Un supporto mediale del ginocchio è l’unico modo per farlo?
Un dispositivo utile che può coprire sia la necessità di impedire al bacino di scivolare in una retroversione pelvica, sia di controllare la quantità di abduzione dell’anca allo stesso tempo, sono le cinghie per arti inferiori di Bodypoint (Figura 2). Queste si curvano attorno alle cosce e, a seconda dei punti di fissaggio selezionati, possono fornire una gestione più o meno aggressiva della posizione delle gambe e del bacino.
Figura 2 Le cinghie per arti inferiori di Bodypoint offrono una gestione individuale della posizione delle gambe e del bacino, allontanandole quindi dalla zona inguinale.
Non recar danno
Seguendo il principio del “Giuramento di Ippocrate” sul quale i medici giurano, lo stesso principio deve essere applicato in tutto l’ambito sanitario. Questo principio di “Non recar danno” dovrebbe essere applicato a tutta l’attrezzatura prescritta, così come ai suoi accessori. Questo principio in dettaglio è molto rilevante per il posizionamento e lo scopo dei supporti mediali del ginocchio. Abbiamo la responsabilità non solo di non fare danni con ciò che forniamo, ma anche di promuovere una postura potenzialmente meno dannosa.
Riferimenti
- ISO 16840-1:2006 Wheelchair seating — Part 1: Vocabulary, reference axis convention and measures for body segments, posture and postural support surfaces
- Waugh, K & Crane, B (2013) A Clinical Application Guide to Standardized Wheelchair Seating Measures of the Body and Seating Support Surfaces Available from: https://www.pmguk.co.uk/resources/best-practice-guidelines archived items
- ISO 7176-26:2007 Wheelchairs — Part 26: Vocabulary
Il dott. Barend ter Harr ha maturato oltre 40 anni di esperienza nel settore, con numerosi riconoscimenti mondiali, grazie alla sua formazione ed alla conoscenza del mercato della riabilitazione e degli ausili per disabili. Oltre ad un importante collaborazione nell’editoria medica, ha fatto parte del comitato per gli standard ISO sui sistemi di seduta fin dalla sua nascita nel 1998, guidando il gruppo per la definizione degli standard sull’infiammabilità pubblicati nel 2012 e 2014. Ha inoltre guidato il gruppo per la definizione degli standard ISO sulle linee guida per la mappatura delle pressioni e sta lavorando attualmente alla definizione degli standard per il posizionamento delle cinture di sicurezza e per i ganci alle carrozzine.