Dalla carrozzina alla terapia occupazionale
La storia di Julie e di come la sua sfida sia divenuta la sua missione
Seattle, Washington – Julie Grant, una giovane donna dal sorriso luminoso e dallo spirito indomito, ha affrontato una delle sfide più grandi della vita: una lesione al midollo spinale. Un incidente stradale, avvenuto all’apice dei suoi studi in fisioterapia, l’ha costretta a ripensare completamente il suo futuro. Ma Julie non si è arresa. Anzi, ha trasformato la sua esperienza in una missione: aiutare gli altri a vivere al meglio le proprie potenzialità, nonostante le difficoltà.
La scoperta della terapia occupazionale
Dopo un anno di riabilitazione e un cambio di percorso universitario in psicologia, Julie ha scoperto la terapia occupazionale.
“Ciò che mi affascina di questa professione è la possibilità di aiutare le persone a fare il massimo con ciò che hanno”, spiega Julie. “La terapia occupazionale è un continuo problem solving, un cercare sempre nuove soluzioni per superare gli ostacoli e migliorare la qualità della vita”.
La forza di adattarsi
Alla domanda “Come rafforzi la tua postura?” Julie sottolinea il valore della conoscenza.
“Sono una ricercatrice, quando ho bisogno di una risposta a una domanda cerco sempre più fonti per assicurarmi di prendere una decisione ben informata. Sono abbastanza fortunata da avere dei mentori personali e professionali che mi supportano e sono brava a trovare risorse che possono aiutarmi. So che mi piace aiutare gli altri e non mi dispiace condividere consigli; quindi, spesso mi rivolgo anche agli altri per trovare un confronto. Questo si collega al posizionamento della carrozzina: la mia comprensione dell’anatomia, così come le mie esperienze di utilizzatrice di carrozzina, mi hanno insegnato che è molto importante avere i migliori dispositivi che siano impostati per supportare il mio corpo. Con i dispositivi giusti posso essere molto più indipendente nella mia vita e fare molto di più, il che a sua volta avvantaggia gli altri”.
Quando le viene chiesto di fornire la sua definizione di “forza”, Julie risponde:
“Non penso ai muscoli. Penso alla forza personale. Sai, i tratti positivi che ti rendono ciò che sei. La forza che è determinata dall’interno. Non avere paura di condividere chi sei con il mondo”.
La vita su una carrozzina ha reso Julie una esperta risolutrice di problemi.
“Dalla ricerca di un parcheggio accessibile alla gestione degli spazi domestici, ho imparato ad essere creativa e a trovare soluzioni a ogni sfida”, afferma. Questa esperienza l’ha portata a sviluppare una grande forza interiore e una determinazione incrollabile.
Il ruolo fondamentale dei supporti posturali appropriati
Un aspetto fondamentale per l’autonomia di Julie sono i supporti posturali. “La carrozzina è il mio ufficio mobile”, scherza. “È importante scegliere i dispositivi giusti, che si adattino perfettamente alle mie esigenze e mi permettano di svolgere al meglio le mie attività quotidiane”.
Prima di scoprire Bodypoint
Prima di scoprire Bodypoint, Julie, come molti altri utilizzatori di carrozzine, aveva dovuto fare i conti con i limiti dei prodotti standard. Il supporto per polpacci fornito con la sua carrozzina era scomodo e poco efficace, compromettendo la sua stabilità e il suo comfort. “Mi sentivo insicura e limitata nei miei movimenti”, racconta.
Bodypoint: finalmente una nuova prospettiva
Scoprire il supporto per polpacci Bodypoint ha rappresentato una svolta. “La differenza è stata immediata. Il supporto è comodo, si adatta perfettamente alle mie gambe e mi offre un sostegno stabile. Ho notato un miglioramento significativo nella postura e nella riduzione della tensione muscolare”, spiega Julie.
Una vita dedicata agli altri
Grazie alla sua esperienza personale e alla sua formazione, Julie è diventata un punto di riferimento per molte persone con disabilità motoria. “La terapia occupazionale mi permette di aiutare gli altri a raggiungere la massima autonomia possibile”, afferma. “Credo che ognuno di noi abbia delle risorse interiori che possono essere valorizzate”.
Un messaggio di speranza
La storia di Julie è un esempio di come la determinazione, la positività e i giusti dispositivi possano fare la differenza. “Incoraggio tutti a non arrendersi mai e a cercare sempre nuove soluzioni per migliorare la propria qualità di vita”, conclude Julie. “La disabilità non è un limite, ma un’opportunità per scoprire nuove risorse e nuove passioni”.
Conclusione
Julie Grant è una donna straordinaria che ha saputo trasformare una sfida in un’opportunità. La sua storia ci insegna che la forza sta nella nostra capacità di adattarci, di superare gli ostacoli e di trovare la gioia nella vita.
Edoardo è un esperto di marketing e comunicazione con una vasta esperienza nel coordinamento delle attività promozionali e nel posizionamento del marchio.
Prima di unirsi a Bodytech, ha lavorato in diversi settori e dimensioni aziendali, concentrandosi sull’analisi di mercato, sullo sviluppo di strategie di marketing, la comunicazione aziendale (prodotto, esterna ed interna) mediante la produzione di contenuti, e la formazione di reti di vendita.
Ora, come responsabile marketing e comunicazione, Edoardo porta il suo forte orientamento al cliente per far conoscere ai professionisti sanitari il portfolio di prodotti per persone con mobilità ridotta di Bodytech.