Scegliere un cuscino antidecubito per carrozzina

Scopo di questo articolo è invitare ad una riflessione circa quali siano le caratteristiche che rendono “ideale” un cuscino antidecubito per una persona in carrozzina rispetto ad un’altra. Con questo articolo andremo a delineare lo scenario generale, ma verranno affrontati specifici argomenti inerenti in altri articoli.

Ciò che rende un cuscino ideale per una persona in carrozzina dipende unicamente dalle esigenze individuali. Le persone sono tutte diverse, ed hanno anche esigenze fisiche e posturali diversificate. Purtroppo ancora oggi esistono realtà di rivenditori ed uffici acquisti che trattano i cuscini antidecubito come fossero prodotti di base, con l’errata convinzione che tutti i cuscini siano uguali, di conseguenza cercano il prodotto al prezzo più basso, senza rendersi conto che stanno offrendo un prodotto che non richiede una prescrizione medica, e che non posseggono i requisiti, i materiali e la componentistica indispensabile per adattarsi alle esigenze di ogni singolo individuo. Questo tipo di generalizzazione orientata ai prodotti non è solo inutile, ma purtroppo alle volte anche dannosa per l’utilizzatore, basandosi su un assunto completamente infondato che siccome tutte le pillole sono bianche allora hanno gli stessi effetti.

Nell’esaminare l’idoneità di un cuscino per una persona, è necessario prendere in considerazione il contesto in cui il cuscino deve essere utilizzato, ad esempio se deve essere usato su una carrozzina e, di conseguenza, se la carrozzina è della giusta dimensione e conformazione. Esistono diverse pubblicazioni recenti¹²³ che trattano questi aspetti con vari livelli di dettaglio, la più recente delle quali è la All Wales Best Practice Guidelines⁴.

Ulcere/Lesioni da pressione o Piaghe/Ulcere da decubito?

Nel corso degli anni, quelle che vengono correntemente chiamate Lesioni da Pressione sono state precedentemente conosciute come Piaghe da Pressione o Ulcere da Decubito. In Nord America e nelle regioni del Pacifico, vengono ora definite lesioni da pressione e, di conseguenza, il North American Pressure Ulcer Advisory Panel (NPUAP) si è ribattezzato North American Pressure Injury Advisory Panel (NPIAP). L’Europa ha scelto di rimanere in tema di ulcere e di mantenere il nome EPUAP come organismo di riferimento.

Nel valutare quale cuscino soddisfa le esigenze dell’utilizzatore, dobbiamo considerare tre criteri chiave.

  1. Il più importante, per chiunque stia seduto per un periodo di tempo prolungato, è la tutela dell’integrità dei tessuti dell’individuo.
  2. Il secondo è il posizionamento: in che misura i materiali del cuscino aiutano a mantenere una postura sana.
  3. Il terzo è la funzionalità, oltre a quanto previsto dai primi due criteri elencati: in che misura il cuscino consente all’utente di svolgere una vita quotidiana il più possibile normale.

Il destinatario del cuscino deve essere coinvolto nel processo di prescrizione, poiché se non soddisfatto della soluzione prescritta, difficilmente la utilizzerà, mettendo a rischio la propria salute.

Per quanto riguarda l’integrità dei tessuti, nel corso degli anni ci siamo preoccupati della pressione e abbiamo tendenzialmente definito lesioni da pressione gran parte dei danni cutanei che si verificano. Tuttavia, per la salute della pelle, esistono altri fattori “estrinseci” che possono essere altrettanto o più importanti. Tra questi, il microclima adiacente alla pelle, dove entrano in gioco la temperatura e l’umidità: tutti conosciamo l’effetto che ha sulla nostra pelle l’immersione delle mani nell’acqua per un periodo prolungato. Ancora più potenzialmente dannosi per la pelle sono gli effetti aggiuntivi dell’attrito e delle forze di taglio.

Questo ci porta non tanto al cuscino, quanto al suo rivestimento o fodera. La maggior parte delle lesioni da pressione registrate sono di stadio 1 o 2 e si verificano a livello dell’epidermide e del derma, gli strati esterni della pelle (vedi Fig. 1).

Fig. 1 Illustrazione di pazienti affetti da lesioni da pressione di stadio 1 e 2⁵

Gli effetti su questi strati esterni della pelle sono influenzati da ciò che è più vicino alla pelle, cioè gli indumenti e il rivestimento del cuscino. Se questi elementi possono muoversi facendo attrito sulla pelle mentre la persona si muove nella sua carrozzina, il rischio di danni da taglio (dovuti a sollecitazioni e forze di taglio) alla pelle sarà minore. Allo stesso modo, se gli indumenti e i materiali di rivestimento controllano e gestiscono il microclima dovuto all’accumulo di temperatura e umidità intorno alla pelle, il rischio di danni cutanei derivanti dalla macerazione della pelle sarà minore.

Esistono oltre trenta elementi, che rientrano nelle categorie integrità dei tessuti, gestione posturale e funzionalità, che possono essere presi in considerazione quando si valutano le proprietà di un cuscino e la sua idoneità per un individuo. Approfondiremo questi diversi elementi nei prossimi articoli.